da vedere perché: per riscoprire l’attualità di un testo immortale che ironizza, senza ipocrisia, le ambiguità, i difetti e le imperfezioni dell’umanità

 

 

 

domenica 15 DICEMBRE 2019 ore 17

In abbonamento

Gli Ipocriti MELINA Balsamo
Giulio Scarpati
Valeria Solarino
in

MISANTROPO

di Molière traduzione Cesare Garboli
con Blas Roca Rey
Anna Ferraioli, Matteo Quinzi, Federica Zacchia
Mauro Lamanna, Matteo Cecchi
regia Nora Venturini

«“Il Misantropo” è la storia di un uomo che vuole avere un incontro decisivo con la donna che ama e che alla fine di un’intera giornata non ci è ancora riuscito.» Le parole con cui Louis Jouvet riassumeva il capolavoro di Molière, quando le ho lette per la prima volta, mi hanno fatto sorridere, interpretandole come una battuta ironica del grande uomo di teatro. In realtà colgono un elemento spesso trascurato a favore del tema politico dell’uomo onesto e sincero in lotta contro la corruzione e l’ipocrisia della società. L’aspetto privato, in questo capolavoro che si muove sempre in equilibrio tra commedia e tragedia, è altrettanto importante dal punto di vista teatrale, di quello sociale, perché ne evidenzia il fattore umano, e dalla corte del re Sole lo porta dritto a noi. Nella sua urgenza di parlare con Célimène, che gli sfugge e evita il confronto, nel suo bisogno di chiarirsi, di fare piazza pulita di ogni ambiguità, Alceste è estremamente moderno. È un uomo che in modo vagamente masochista si ostina ad amare la donna sbagliata, quella che è il suo opposto in tutto, nello stile di vita, nella visione etica, nei rapporti sociali. Attorno a loro, a raccontarci il mondo che Alceste detesta e Célimène padroneggia, un carosello di prototipi umani, parodie attualissime dei vizi e dei difetti dell’alta società. Alceste e Célimène come coppia sentimentalmente impossibile: non si capiscono ma si amano, si sfuggono ma si cercano, si detestano ma si desiderano. Nei loro difetti possiamo a turno ritrovarci e riconoscerci; e ne ridiamo, guardandoci allo specchio. Due protagonisti di una commedia amara in cui non è previsto l’happy end.
Nora Venturini

INFO & BIGLIETTI

Platea e Primo Settore Palchi
intero € 28 / ridotto € 25 / speciale bambini 2-14 anni € 20
Secondo Settore Palchi
intero € 25/ ridotto € 22/ speciale bambini 2-14 anni € 18
Terzo Settore Palchi
intero € 22/ ridotto € 20/ speciale bambini 2-14 anni € 15
Loggione (in piedi) e posti a visibilità ridotta
intero € 12/ speciale bambini 2-14 anni € 10

La riduzione è valida per studenti (presentando il tesserino scolastico o il libretto universitario) e iscritti al Centro Teatrale Sangallo, possessori della FRIEND CARD POLITEAMA, possessori della AMATOCARD, over 65. Un biglietto simbolico di € 1,00 sarà applicato ai bambini da 0 a 2 anni, se in braccio a un genitore, e agli studenti dell’IIS Filelfo di Tolentino impegnati nel progetto “Le voci del Teatro”, fino a un massimo di 5.

Biglietti singoli in vendita su tutti i canali di vendita dall’8 novembre e, nei due giorni feriali precedenti ogni replica, al botteghino del teatro con orario 18-20.